FRANCESCA GABBIANI

November 16, 2006 - January 13, 2007, Milano

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FRANCESCA GABBIANI16 November 2006 - 13 January 2007 Galleria Monica De Cardenas is pleased to announce the first solo show in Italy of Francesca Gabbiani (Montreal 1965, lives and works in Los Angeles). Each of the works is composed of a collage of colored papers, on which the artist intervenes with acrylic paints and watercolors. The collage technique creates an apparently stylized, flat composition, but the resulting images are actually carefully reworked reconstructions of interior and exterior scenes from films, usually with a subtly sinister, menacing atmosphere. The images are references, citations from films by great directors of the golden age of horror of the 1970s and 1980s, like Kubrick and Dario Argento, but also Pasolini. The artist selects above all those sets and settings that already stood out, in the original films, for their artificial, stylized appearance. In this sense the process of reconstruction of the image with surfaces of colored paper brings out the graphic, chromatic and visual impact of the spaces, drawing them into the foreground by removing the narrative aspect and the presence of the actors involved in the film's plot. In these architectural settings space seems to be continuously sublimated from three dimensions to the two-dimensional space of the painting, also thanks to the vivid presence of bright colors, which together with the decorative aspects of the interiors generate a dreamy, surreal atmosphere rich in figurative and psychological references, accentuated by passages like doors, thresholds and staircases, and viewing points like windows and mirrors, suggesting a disturbing interpretation of space, based on continuous reminders of other places and other situations. The works that depict outdoor scenes have a threatening look, often dominated and disrupted by fire. In these landscapes the artist focuses on light: whether it is natural or artificial, the light gives the images a level of interpretation that is always highly charged in expressive and emotional terms. In certain works the fire element seems to penetrate the interiors in the form of a tamed force (the flames of candles) or a disruption (a blaze), as if to symbolically break down the barriers between inside and outside, nature and artifice. The installation of the exhibition suggests a visual itinerary rich in contrasts, bringing out the clear oppositions and points of encounter among the various works, emphasizing a sense of uncertain spatial perception, and creating a continuous multiplication of environments and forms with the interior of the gallery itself, between solids and voids, colors and surfaces, image and decoration, reality and fiction.

FRANCESCA GABBIANI16 Novembre 2006 - 13 Gennaio 2007 La Galleria Monica De Cardenas è felice di annunciare la prima mostra personale in Italia di Francesca Gabbiani (Montreal 1965, vive e lavora a Los Angeles). Ognuno di questi lavori è costituito da un collage di carte colorate sul quale l'artista interviene ulteriormente utilizzando la pittura acrilica e l'acquarello.La tecnica del collage crea una composizione apparentemente stilizzata e piana, ma le immagini che ne derivano sono in realtà ricostruzioni accurate di interni ed esterni cinematografici rielaborati, il più delle volte caratterizzati da un'atmosfera sottilmente sinistra e minacciosa. Le immagini sono rimandi e citazioni a pellicole cinematografiche di autori dell'età dell'oro del cinema "horror" degli anni settanta ed ottanta, come Kubrick e Dario Argento, ma anche a Pasolini. L'artista sceglie soprattutto quelle ambientazioni o "set" che già nei film originali sono distinte da un aspetto artificiale e stilizzato. In tal senso, il processo di ricostruzione dell'immagine con superfici di carte colorate enfatizza gli esiti grafici, cromatici e visivi di quegli spazi, elevandoli al primo piano e rimuovendo cosí l'aspetto narrativo e la presenza dei protagonisti che animano le trame dei film. In queste architetture lo spazio sembra continuamente sublimarsi dalla tridimensionalità alla bidimensionalità del quadro, grazie anche alla forte presenza dei colori accesi che, insieme al dato decorativo degli interni, alimentano un'atmosfera onirica e surreale, ricca di riferimenti figurativi e psicologici, accentuati da passaggi quali porte, soglie e scale, e di punti di vista come finestre e specchi, che suggeriscono una lettura dello spazio inquieta fatta di continui rimandi ad altri luoghi ed altre situazioni. Le opere che raffigurano spazi esterni mostrano una natura minacciosa, spesso dominata e sconvolta da un incendio. In questi paesaggi è centrale l'attenzione dell'artista al dato luminoso: che sia naturale o artificiale, interviene a conferire alle immagini un livello di lettura che risulta essere sempre carico dal punto di vista espressivo ed emotivo. In alcuni lavori il fuoco come elemento sembra penetrare negli interni sotto forma di forza addomesticata (le fiammelle delle candele) o dirompente (l'incendio), come ad abbattere simbolicamente la suddivisione tra dentro e fuori, tra natura ed artificio. L'allestimento della mostra suggerisce un percorso visivo ricco di contrasti che pone in evidenza le contrapposizioni nette ed i punti d'incontro delle varie opere, enfatizzando una percezione spaziale incerta e creando con l'interno della galleria stessa una continua moltiplicazione di ambienti e forme, tra pieni e vuoti, colori e superfici, immagine e decorazione, realtà e finzione. Francesca Gabbiani lavora con le gallerie Marianne Boesky a New York e Patrick Painter a Los Angeles.