GABRIEL OROZCO

December 11, 1996 - January 29, 1997

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GABRIEL OROZCO11 Dicembre 1996 - 29 Gennaio 1997 Mercoledí 11 dicembre 1996 presso Monica De Cardenas, in Via Viganó 4 a Milano si inaugura la seconda personale italiana di Gabriel Orozco, dal titolo ATOMISTS. (Fino al 29 gennaio. Orario: martedí - venerdí ore 15-19, sabato ore 11-19) Il lavoro di Gabriel Orozco scaturisce direttamente dall' incontro con la realtà che lo circonda e si compone di interventi che trasformano sottilmente oggetti e situazioni comuni, sottolineando in modo intenso e sorprendente aspetti cruciali della vita nella tarda età industriale. In alcuni casi l'intervento viene praticato direttamente sugli oggetti, come quando nel 93 sottrae da una Citroen DS una fetta di 60 cm, creando cosí una monoposto affusolatissima. Oppure quando su un solo telaio monta quattro biciclette. In altri casi gli interventi sono effimeri, ottenuti spostando oggetti negli scaffali del supermercato o detriti per strada e vengono quindi documentati con la fotografia. Pur seguendo una linea ben precisa, Orozco continua a sorpenderci utilizzando tecniche sempre diverse ed inventandosi nuovi modi di fare arte. Ricordiamo la Vespa, scolpita in pietra durante il suo primo soggiorno milanese o le sculture create coi "calzini". Questa seconda mostra presenta un nuovo ciclo di opere dal titolo Atomists, immagini di grande formato elaborate al computer, ed un gruppo di disegni. Gli Atomists sono dedicati alle fotografie sportive dei giornali: momenti di partite di calcio, rugby e cricket, attimi di energia concentrata, in cui i corpi degli atleti sembrano volare, tesi in movimenti improbabili, creando composizioni straordinarie. Su queste immagini, ingrandite fino a raggiungere la grandezza reale delle figure, Orozco é intervenuto con composizioni di cerchi e ovali suddivisi a metà o in quarti da colori contrastanti, creando un contrappunto ritmico ai movimenti dei giocatori che ne accentua la dinamicità, in un dialogo inedito tra figure e forme astratte. Il cerchio, più o meno regolare, é un motivo ricorrente nell'opera poliedrica di Orozco. Nei disegni ne ritroviamo i diversi aspetti : i cerchi, disegnati a matita, all'acquarello o al computer, ma anche progetti per interventi o veri e propri interventi sulla carta, che viene trattata come un oggetto e quindi pizzicata o macchiata con dentifricio, saliva, caffé e altro. Nato a Jalapa in Messico nel 1962, Gabriel Orozco vive e lavora tra New York e Città del Messico. Negli ultimi anni, per creare le sue opere ispirate dal luogo espositivo, ha passato lunghi periodi a Parigi, Milano, Berlino e Londra. Grazie alle sue soluzioni innovative e sorprendenti, si é imposto sempre di più all'attenzione internazionale. Nel 1993 ha esposto al Museum of Modern Art di New York, nel 1994 all' Institute of Contemporary Art di Chicago, mentre nel 1996 ha già presentato una retrospettiva itinerante alla Kunsthalle di Zurigo, all'ICA di Londra ed al DAAD di Berlino.


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