GIANLUCA DI PASQUALE

September 15, 2017 - June 22, 2019, Lugano

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Gianluca Di Pasquale15 September 2017 - 22 June 2019 We are pleased to announce an exhibition of recent works by Italian painter Gianluca Di Pasquale in our gallery space in Lugano. Gianluca Di Pasquale is known for his landscapes composed almost entirely by figures, painted with precise brush strokes inside a large white space. The sizes, gestures and relationships between the figures create the landscape in our imagination. Apart from the people, a few trees, some architectural details, we see only white space. Yet the whiteness becomes a park, a mountain, a square or a street.The scenes are those of our leisure time: lawns, trails, urban squares, beaches; often places of encounter and mediation between nature and civilization, where people aggregate, creating rhythms and constellations dictated by the shape of the landscape. Di Pasquale uses fluid brushstrokes to paint figures, dresses and jackets, windbreakers and bathing suits, that become part of the landscape, a game of signs and colors. A few precise strokes create figures and gestures, evoking situations. He says: “I usually begin with a photograph, and as I transfer it into painting there is a sort of substraction of the landscape. This operation becomes painting in itself; the echo of the landscape remains, a sort of ghost whose presence is very strong in my paintings. The white canvas becomes the scene in which the figures orbit, captured in the banality of their everyday gestures. They seem to be engaged in a sort of cosmic soliloquy. At the same time they are the protagonists of this non-existent landscape. The figures create the space.In my pictures painting, in its absence, becomes silence, which at the same time could be a scream, because it is strong, stronger than the painting itself. White is the sum of all colors, it is light, and therefore it refers to a metaphysical component, an idea of the infinite that amazes but also frightens us, while the painting, in its presence, outlining landscapes and people, offers a reassuring reference to reality, thus restoring a precarious equilibrium.” Gianluca Di Pasquale was born in Rome in 1971 and lives in Milan. He studied painting at the Academy of Rome and for one year at the Academy of Granada in Spain.His first show was in 1999 at Tatra Gallery, Bratislava. He exhibited nationally and internationally in Prima Parete - Galleria S. Fedele, Milano (1999); Atelier - Galleria di Arte Moderna, Roma (2000); Sommerausstellung Galerie Binz & Krämer Köln (2003); VI Convocatoria Internacional de Jóvenes Artistas, Galería Luis Adelantado, Valencia, Spain (2004); Jeux Divers, Museum Géo-Charles, Echirolles, France (2005); KTF Gallery the Orange, Seoul, Korea (2008); No more than a point of view, Prague Biennale 4 (2009); Appunti di Pittura, ARCA, Catanzaro (2011) ; Visible/Invisible, Italian Expo Pavillion, Shanghai (2012); Travelogue, Art Incubator, Fondazione Capri (2012); La Logica del Tornasole, CARS, Omegna (2013); Possibilità di un'isola, via Carlo Farini 68, Milano (2014); Don't shoot the painter. Paintings from the UBS Art Collection, Galleria D'Arte Moderna, Milano (2015).Main solo shows took place at Tatra Gallery di Bratislava (1999); Associazione Culturale Futuro, Roma (2003); Galerie Binz&Krämer, Köln (2005); Galleria Monica De Cardenas, Milano and Zuoz (2006, 2011, 2014). His works are in important private and public collections, including the Unicredit, Swiss Re and UBS Art collections.

Gianluca Di Pasquale15 Settembre 2017 - 22 Giugno 2019 Siamo lieti di annunciare una mostra di opere recenti del pittore italiano Gianluca Di Pasquale nella nostra sede di Lugano. L’artista è conosciuto soprattutto per i paesaggi fatti quasi solo di figure dipinte con pennellate precise all’interno di un ampio spazio bianco. Le dimensioni, i gesti e le relazioni tra le figure creano il paesaggio nella nostra immaginazione. Al di là delle persone, pochi elementi vegetali e qualche dettaglio architettonico, non vediamo nulla, eppure il bianco diventa prato, montagna, mare, piazza o strada. Gli scenari sono quelli del nostro tempo libero: parchi, sentieri, boschi, spiagge: luoghi d’incontro e mediazione tra natura e civiltà, dove la gente si raggruppa, creando ritmi e costellazioni dettate dalle forme del paesaggio. Pochi colpi di pennello creano figure e gesti, evocano situazioni, creano ritmi. Delle sue opere, Gianluca Di Pasquale dice: “In genere il mio lavoro parte da un’immagine fotografica, sulla quale, nel riportarla in pittura, attuo una sorta di sottrazione del paesaggio. Questa operazione diventa essa stessa pittura; rimane un'eco del questo paesaggio, una sorta di fantasma presente in maniera preponderante nei miei quadri. La tela bianca diventa lo scenario dove orbitano i personaggi, che colti nella banalità dei loro gesti quotidiani, sembrano intenti in una sorta di soliloquio cosmico; allo stesso tempo sono i protagonisti di questo inesistente paesaggio, sono le persone che creano lo spazio. Il bianco è la somma di tutti colori, è luce e quindi rimanda a una componente metafisica, ad un'idea d'infinito.” ll punto di vista tende ad essere il perfetto equilibrio tra quello antropocentrico e quello della natura, che sembra osservare i corpi in lontananza. La medesima esigenza d’equilibrio si riflette in una pittura caratterizzata da pennellate dove la gestualità è più evidente ed altre, in cui la pittura si fa più descrittiva ed analitica, conferendo all’immagine musicalità e la delicatezza di una composizione quasi orientale. In mostra sarà presente il grande dipinto Magic Lake, creato con un’infinità di pennellate minuscole e leggere, nel quale astrazione e figurazione si fondono in un unico grande scenario quasi musicale. Un luogo magico e onirico, dove l’uomo immerso nella natura riprende contatto con la parte più solitaria e intima di sé stesso. Gianluca Di Pasquale nasce a Roma nel 1971. Studia pittura all'Accademia di Roma e frequenta per un anno l'Accademia di Belle Arti di Granada in Spagna.Inizia la sua attività espositiva nel 1999 con la mostra In-out alla Tatra Gallery, Bratislava. In seguito partecipa a numerose collettive, tra le quali ricordiamo Prima Parete - Galleria S. Fedele, Milano (1999); Atelier - Galleria di Arte Moderna, Roma (2000); Sommerausstellung Galerie Binz & Krämer Köln, Germany (2003); VI Convocatoria Internacional de Jóvenes Artistas, Galería Luis Adelantado, Valencia, Spain (2004); Jeux Divers, Museum Géo-Charles, Echirolles, France (2005); KTF Gallery the Orange, Seoul, Korea (2008); No more than a point of view, Prague Biennale 4 (2009); Appunti di Pittura, ARCA, Catanzaro (2011); Visible/Invisible, Italian Expo Pavillion, Shanghai (2012); Travelogue, Art Incubator, Fondazione Capri (2012); La Logica del Tornasole, CARS, Omegna (2013); Possibilità di un'isola, via Carlo Farini 68, Milano (2014); Don't shoot the painter. Paintings from the UBS Art Collection, Galleria D'Arte Moderna, Milano (2015). Presenta mostre personali alla Tatra Gallery di Bratislava (1999), all’ Associazione Culturale Futuro, Roma (2003); Galerie Binz&Krämer, Köln, Germania (2005); Galleria Monica De Cardenas a Milano (2005, 2006, 2011, 2014) e a Zuoz in Svizzera nel 2012. Nel 2006 entra a far parte della collezione Unicredit e nel 2013 nella UBS Art Collection.